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Lo sport minacciato dalla FIKBMS?

Dettagli

SI MINACCIANO DENUNCE... Alla Polizia Amministrativa

PREMESSA

Il movimento della Kickboxing e delle MMA in Italia ha raggiunto negli ultimi anni una rilevante crescita di praticanti e una crescente notorietà, grazie alla formazione di qualificati quadri tecnici e dirigenziali nonché degli importanti successi conseguiti a livello mondiale, attirando l’ attenzione di molteplici operatori sportivi esterni alla federazione.

In tal senso è con viva preoccupazione che la scrivente federazione viene sempre più a conoscenza su pagine ufficiali e dichiarazioni pubblicate su vari siti e famosi social network dell’ organizzazione di competizioni di kickboxing, muay thai, savate ed MMA da parte di organizzazioni non facenti parte della F.I.KB.M.S.

In primo luogo è necessario ricordare che la F.I.KB.M.S. è l’ ente che disciplina e promuove l’ attività della kickboxing, della muay thai, della savate e delle MMA nel rispetto della legge ed in ossequio ai principi e alle disposizioni del CONI che riconosce una sola federazione per ciascuno sport ( art. 2 statuto CONI ).

L’ articolo 1 , comma secondo, dello statuto federale FIKBMS, recita:

La F.I.KB.M.S. ha lo scopo di promuovere e sviluppare la Kickboxing, Muay thai, Savate e Shoot boxe, in tutte le rispettive varianti, nel territorio nazionale e sul piano internazionale in ogni fascia di età e popolazione, nel rispetto dei principi costituzionali, della legislazione vigente, degli indirizzi e delle direttive del CONI e del CIO – Comitato Internazionale Olimpico – operando secondo i principi di imparzialità e trasparenza, nell’esercizio dell’ attività pubblicistica.

Tale prerogativa è chiaramente riconosciuta e certificata dal CONI che ha approvato lo statuto della FIKBMS con delibera della giunta nazionale del CONI n° 232 del 03.07.2012

In particolare la FIKBMS è l’ unica struttura responsabile dell’ organizzazione dell’ attività della kickboxing, muay thai, savate e shoot boxe, il cui contenuto agonistico è definito dalla stessa federazione – della gestione degli aspetti tecnici e della promozione delle suddette discipline che presiede nell’ ambito nazionale, costituendo altresì l’ esclusivo referente per le federazioni internazionali WAKO per la kickboxing, WMMAF per le MMA ( shoot boxe ), WMF per la Muay thai e FIS per la savate. Tale condizione è uno dei presupposti per il riconoscimento, ai fini sportivi, da parte del CONI che, è bene ricordare, riconosce una e una sola federazione per ciascuno sport.

Tale requisito, unitamente agli altri fissati dall’ Ordinamento giuridico generale ( D.Lgs 242/99 così come modificato dal D.lgs 15/2004 ) e dall’ ordinamento giuridico sportivo hanno una valenza anche nella possibilità di fruire dei benefici fiscali, da parte di quelle strutture sportive ( associazioni e società ) a loro volta affiliate.

La FIKBMS ha disciplinato il reclutamento, la formazione e l’ aggiornamento di figure professionali quali medici ed ufficiali di gara che, con la proprio opera, garantiscono la sicurezza dell’ attività delle discipline federali.

In merito alla tutela sanitaria, la FIKBMS ha adottato un apposito regolamento che disciplina le funzioni specifiche nel settore, nel rispetto della vigente normativa nazionale e regionale ( Decreto ministeriale 18 febbraio 1982, Decreto ministeriale 28 febbraio 1983, decreto ministeriale 13 marzo 1995 ), delle disposizioni del CIO e del CONI ai fini della tutela e del controllo dello stato di salute dei propri tesserati per garantire la tutela e l’ integrità fisica dell’ atleta nell’ ambito di discipline complesse come quelle a pieno contatto.

Per quanto concerne gli Enti di promozione sportiva, l’ art. 26 dello statuto del CONI definisce Enti di promozione sportiva le associazioni riconosciute dal CONI a livello nazionale o regionale che hanno per fine istituzionale la promozione e l’ organizzazione di attività fisico-sportive con finalità ricreative e formative e che svolgono le loro funzioni nel rispetto dei principi, delle regole e delle competenze del CONI, delle Federazioni Sportive e delle discipline Sportive associate.

E’ quindi fuori dubbio che nessun ente possa svolgere gare di Kickboxing, Muay thai, Savate ed MMA, né svolgere attività amatoriali delle stesse se non attraverso apposite convenzioni con la stessa federazione.

Convenzioni che non sono attualmente poste in essere.

Per tali considerazioni la FIKBMS diffida chiunque ad intraprendere iniziative che possano mettere a rischio l’ incolumità degli atleti e a danneggiare conseguentemente l’ immagine delle nostre discipline.

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Buon giorno,

in qualità di Presidente Regionale della Federazione Italiana Kickboxing, Muay thai, Savate e Shoot Boxe ( MMA ) sono a chiedere la Vostra collaborazione affinché non siano rilasciati premessi a svolgere competizioni e manifestazioni di discipline di combattimento come la kickboxing, la Muay Thai, la Savate e la Shoot boxe ( MMA ) ad organizzatori che non fanno parte della Federazione Italiana preposta dal CONI, in modo esclusivo, alla promozione e divulgazione degli sport in oggetto.

Di norma, per ottenere detti permessi è necessario presentare il nullaosta della federazione CONI di appartenenza. Nullaosta che può essere rilasciato soltanto dal Comitato Regionale di appartenenza.

In particolare le discipline di combattimento a pieno contatto hanno un potenziale di pericolosità intrinseco che si abbatte solo attraverso una organizzazione che ne garantisca la professionalità in ogni aspetto.

La preparazione degli insegnanti, la coordinazione degli abbinamenti, la qualità degli arbitri, i controlli medici, la copertura assicurativa, tanto per dirne qualcuna.

Per questo il CONI ha riconosciuto nella FPI l' unica federazione autorizzata alla gestione del pugilato.

Per questo il CONI ha riconosciuto nella F.I.KB.M.S. l' unica federazione autorizzata alla gestione della Kickboxing, la Muay thai, la Savate e la shoot boxe MMA.

Mi domando....cosa succede se nell' ambito di una di queste "organizzazioni extrafederali" accade l' incidente? Chi è responsabile?

E a ciò si aggiunge la pubblicizzazione di un immagine che non è quella della federazione CONI. Un immagine deleteria per la disciplina, per chi la pratica e per lo sport in generale.

Certo di una Vostra collaborazione, porgo cordiali saluti.

Patrizio Rizzoli

Presidente Comitato Regionale Toscano FIKBMS.

 

P.S. Sarà nostra cura denunciare tempestivamente le situazioni anomale di cui verremo a conoscenza ponendole immediatamente alla Vostra cortese attenzione.

Livorno, 30 maggio 2013

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